Velocità, tecnologia e social-network sono solo alcune delle parole che contraddistinguono il mondo della GenZ, una generazione che è stata abituata a repentini cambiamenti sociali e politici, attraverso un esponenziale innovazione tecnologica che ha portato alla nascita del metaverso.
La GenZ si trova dunque in un contesto completamente digitale, dove il 78% dei ragazzi dichiara di trascorrere ogni giorno almeno 3 o più ore su internet, grazie al semplice utilizzo dello smartphone; infatti, circa l’83% degli utenti si collega ad internet tramite questo device.
Tra le diverse attività che possono essere fatte online, l’acquisto di prodotti di qualsiasi categoria è diventato una delle principali abitudini di questa generazione, il 69% dei GenZers dichiara di ordinare prodotti online almeno una volta al mese.
Ma c’è una novità, il mondo dello shopping online sta cambiando, grazie allo sviluppo di nuovi ambienti digitali come il metaverso, un insieme di spazi virtuali popolati da avatar. La GenZ in particolare dichiara di essere interessata all’esperienza d’acquisto immersiva (58% vs 37% delle altre generazioni).
Il Metaverso è una realtà virtuale condivisa tramite internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar. È un universo digitale frutto di molteplici elementi tecnologici, tra cui video, realtà virtuale e realtà aumentata.
Il Metaverso si sviluppa nel digitale, la sua materia è composta da dati ed informazioni, la sua struttura è spazio-temporale, la stessa dell’universo fisico. È una struttura composta da lunghezza, larghezza, profondità e tempo: il cyberspazio, sostanzialmente un universo creato e alimentato dalle reti globali di comunicazione.
Il trend del Metaverso è esploso a Novembre 2020 con il rebranding attuato da Zuckerberg di Facebook in Meta, con l’obiettivo a 10 anni di farlo diventare il core business dell’azienda. Ma Meta non è il solo, anzi, i metaversi sono molteplici, ciascuno con un proprio nome e delle caratteristiche distintive.
Come in altri ambienti virtuali, un elemento fondamentale del metaverso è appunto l’avatar, grazie al quale ognuno può rappresentare sé stesso all’interno della piattaforma. Ciò che distingue l’avatar nel metaverso è la possibilità di essere utilizzato in varie esperienze, nei diversi ambienti virtuali. Diventa quindi la vera e propria identità dell’utente in questo mondo.
L’avatar viene creato a proprio piacimento e grazie al recente sviluppo della grafica è possibile riprodurre anche i più piccoli dettagli di un volto, un movimento facciale e qualsiasi altro tratto distintivo in modo altamente realistico. È quindi la manifestazione dell’utente reale nel metaverso, dove potrà compiere azioni quotidiane come ad esempio stringere amicizie, acquistare prodotti o partecipare ad eventi. Questo, perché nel metaverso utente e avatar coincidono e l’uno non può esistere senza l’altro.
Il crescente interesse verso il mondo virtuale del metaverso ha portato anche ad un aumento degli investimenti da parte delle aziende in questa nuova tecnologia con una prospettiva di un ulteriore aumento (dai $500 miliardi nel 2020 ai $800 miliardi nel 2025). Questo è un segnale del fatto che le aziende vedono questo nuovo spazio come uno strumento utile per raggiungere i consumatori e sviluppare il proprio business.
Quali brand possono trarre un vantaggio dalla loro presenza nel metaverso? La risposta più semplice è: tutti! Questo perché il metaverso è un ambiente che può essere utilizzato con diversi scopi: intrattenere, fare formazione, comunicare, lavorare e vendere e acquistare prodotti.
Infatti, nel metaverso si possono effettuare acquisti di prodotti in forma virtuale come i già popolari NFT – non-fungible token – e molti altri sono i possibili sviluppi futuri di questi prodotti.
Tra le recenti attività che i brand hanno proposto in questi ambienti virtuali riportiamo qui alcuni esempi legati ai brand del mondo fashion e luxury, il settore che finora si è prestato meglio alla digitalizzazione e all’ascesa del Metaverso dove sono state trasferite parecchie iniziative prima prettamente fisiche.
Tra il 24 e il 27 Marzo 2022 si è tenuta la prima edizione della “Metaverse Fashion Week”, un evento che richiama esattamente quelli che avvengono annualmente a Milano, Parigi, Londra, etc. All’evento hanno partecipato oltre 60 brand che hanno presentato circa 500 nuovi outfit. Dopo la sfilata ogni brand aveva un proprio stand all’interno del quale si potevano acquistare gli outfit presentati durante le sfilate sottoforma di NFT che potevano essere indossati dal proprio avatar.
Balenciaga ha lanciato il proprio videogame all’interno del quale successivamente è stata addirittura presentata la collezione autunno inverno del 2021. Nike ha acquisito una società che crea oggetti digitali NFT, in particolare sneakers, che gli utenti potranno usare sui propri avatar.
Il metaverso sta portando vantaggi ad aziende e consumatori: questa esperienza offre infatti agli utenti la possibilità di conoscere in “prima persona” nuovi prodotti con un’esperienza di fruizione innovativa. Agli stakeholder, invece, offre la possibilità di interagire con il proprio pubblico, indipendentemente da dove si trovano e poter presentare prodotti senza restrizioni o limiti di spazio-tempo.
Adottare una strategia che coinvolga il mondo virtuale del metaverso, per le aziende che vogliono rivolgersi ad un target più giovane come i GenZers, diventa un vantaggio competitivo. Permette ai brand di raggiungere l’utente in maniera diretta comprendendo maggiormente le sue necessità e proponendogli esperienze ideate ad hoc. Proporre nel Metaverso iniziative che richiamino l’attenzione dei giovani consumatori rendendo accessibile a tutti un touchpoint prima limitato solo ai “local” perché fisico, è ad oggi un metodo efficace per anticipare la concorrenza e non ricoprire un ruolo da follower.
Grazie alla sua importante esperienza, un vasto database e la disponibilità di numerosi strumenti dedicati, Kantar è in grado di guidare i propri clienti a capire e sfruttare le possibilità che il mercato offre. In particolare, con un’affinità nello studio delle generazioni, che diventano un fattore fondamentale per creare vantaggio competitivo, specialmente con un focus sulla GenZ che è quella più esposta al Metaverso e alla quale Kantar dedica degli studi.