Dopamina marketing: ecco cosa le marche possono imparare dai brani di Sanremo

13 febbraio 2024
Dopamina Marketing
Valeria Chiappini
Valeria
Chiappini

Associate Director, Brand Strategy & Guidance, Insights Division

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Le canzoni di Sanremo sono uno specchio della società

Studiamo le persone tutti i giorni, ci confrontiamo e interpelliamo esperti e non di rado cerchiamo di osservare cosa ci accade attorno per farci stimolare e riflettere sulle nuove tendenze sociali e di consumo. Per questo eventi come Sanremo sono sempre una grande occasione per scoprire, arricchire o confermare i macro-trend che vediamo a livello nazionale e globale: gli artisti del Festival, come altri produttori di elementi culturali, possono proporre riflessioni che spesso illuminano tendenze presenti nella nostra società, a volte anticipandone la manifestazione su larga scala. 

Ecco una panoramica delle principali tematiche che emergono tra le canzoni che hanno generato maggiore risonanza presso le persone:

  • Affrontare le sfide della vita - Molte canzoni raccontano di sfide e difficoltà quotidiane, e di come si cerchi di trovare la forza per superarle e andare avanti nonostante gli ostacoli.
  • Relazioni interpersonali - Le relazioni amorose, familiari e amicali sono al centro di diversi testi, che esplorano i sentimenti di amore, delusione, dolore e comprensione che accompagnano tali legami.
  • Riflessioni sull'identità e sull'appartenenza - Alcune canzoni esplorano il tema dell'identità personale e dell'appartenenza, cercando di capire chi si è veramente e dove si trova il proprio posto nel mondo.
  • Espressione di sé e autenticità - Alcuni testi riflettono sul tema dell'autenticità e della ricerca di sé stessi, incoraggiando ad essere veri e sinceri nelle relazioni e nella vita di tutti i giorni.
  • Esperienze emotive intense - Molte canzoni infine esplorano le esperienze emotive intense come l'amore appassionato, la rabbia, la tristezza e la gioia, riflettendo sulla complessità delle emozioni umane

Torna il desiderio di emozioni intense

Quest’ultimo tema in particolare ci si mostra con enfasi dopo averlo già captato come segnale emergente dal nostro Kantar Global Monitor: la ricerca di emozioni forti, di momenti intensi, di esperienze che ci facciano sentire vivi: un vibe shift significativo che emerge in modo esplicito e deciso dalla canzone vincitrice (“La cumbia della noia” di Angelina Mango), ma che si avverte sotto traccia in molte altre canzoni, nell’espressione di una voglia o necessità di trovare momenti di vita intensa, spesso anche felice (per fortuna!) ed energica.

In altre parole, punte della nostra società ci esprimono l’attivazione (o riattivazione) di dopamina nei nostri pensieri e azioni: non è semplicemente la ricerca di buon umore o l’illusione della felicità, ma il picco, la sferzata, l’evasione dalla routine opaca e piatta. Non ambiamo a vivere in modo sereno, cerchiamo momenti di esaltazione. 

Privi di una prospettiva progettuale di lungo termine, sottomessi all’ennesima crisi mondiale, dentro bolle social che ci sottraggono l’anima e la nostra identità unica, abbiamo cominciato ad affrontare il contesto con spirito diverso: il nostro desiderio non intende più limitarsi alla protezione e alla ricerca di stabilità, ma si intravedono sprazzi di un rinnovato bisogno di momenti di fuga e di risveglio, di escapismo ma anche di riconnessione con la nostra spinta vitale. 

Alcuni dati rivelatori: dal 2019 ad oggi gli italiani che dichiarano di cercare piccoli momenti di evasione dalle preoccupazioni del quotidiano sono passati dal 57% al 64%. A livello globale, la percentuale di coloro che sono intenzionati a concedersi una piccola indulgence nei prossimi dodici mesi, è passato dal 34% al 42%. Anche grazie alle “canzonette” di Sanremo capiamo che questi desideri ora possono uscire dalla lista dei buoni propositi per diventare prassi e situazioni reali. 

Le marche meaningfully different sono dopaminizzanti

Questa ricerca di intensità rimette al centro del marketing l’emozione e quindi gli aspetti della #Meaningfulness più legati alla connessione intima e profonda con il consumatore. Dopo anni di pragmatismo, in cui sembrava che la partita si fosse spostata sul piano della funzionalità, gli aspetti intangibili ed emozionali della marca tornano a reclamare il loro ruolo da protagonisti. 

E allora occorre comprendere come toccare le corde profonde delle persone. Quali moti dell’animo le portano ad avvicinarsi alla nostra categoria? A quali bisogni più o meno consapevoli possiamo aiutarle a dare una risposta? In quali attimi della loro vita (e come) possiamo aiutare i nostri consumatori a sottrarsi alla loro “noia esistenziale”? 

Una sfida di #HumanUnderstanding non facile ma che restituisce alle marche una ragione d’essere forte, quella di rappresentare non una share of market, ma una “share of life”. Le marche dopaminizzanti saranno le marche Meaningfully Different per il consumatore del prossimo periodo: proprio come fa la dopamina al nostro cervello, un brand con questo scopo funge da segnale e stimolo che ci motiva a ricercare piacere, soddisfazione ed esaltazione, a rompere la campana di vetro che forse abbiamo capito non ci proteggerà.

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